L’Egitto rinnova la detenzione dello studente per altri 45 giorni. Intanto Macron accoglie il presidente egiziano in visita ufficiale. Il padre e la sorella del ragazzo chiedono l’intervento del governo italiano
- George Zaki, padre di Patrick, chiede al premier italiano un intervento per la liberazione di suo figlio dopo la decisione del tribunale del Cairo di rinnovare di altri 45 giorni la sua detenzione.
- Hossam Baghat, direttore dell'Eipr, ha detto che il team legale non può pianificare nessuna strategia difensiva. Per farlo, è necessario aspettare il rinvio a giudizio ma potrebbe non arrivare mai.
- Il presidente egiziano ha appena incontrato Macron, che ha escluso di voler "condizionare" la vendita di armi francesi all'Egitto al rispetto dei diritti umani.
«Chiedo un supporto al premier italiano, Giuseppe Conte, affinché mio figlio venga liberato». Questo è l’appello di George Zaki, il padre di Patrick Zaki. Lo abbiamo contattato qualche ora dopo la decisione della terza Corte antiterrorismo del Cairo, che ha deciso di rinnovare la detenzione di suo figlio per altri 45 giorni. George ha la voce stanca e la sua salute è provata dopo dieci mesi di lotta per liberare il figlio. «Patrick sta studiando in una delle università più prestigiose del mondo



