I finanzieri della compagnia di L'Aquila hanno segnalato all'autorità giudiziaria il rappresentante legale di una società con sede nel polo industriale di Bazzano e attiva nel settore della trasformazione e commercio di alluminio per il reato di mendacio bancario e truffa ai danni di un istituto di credito per un importo superiore ai 2 milioni di euro. In particolare, le indagini hanno permesso di ricostruire come la società, tra giugno e ottobre 2018, sia riuscita a ottenere un anticipo di liquidità dalla banca presentando ricevute bancarie, nell’ambito di un contratto di affidamento mediante anticipazione salvo buon fine stipulato presso la filiale di Paganica con lo stesso istituto di credito.

L’illecito accreditamento del denaro avveniva grazie a uno schema collaudato. La società creditrice presentava alla banca danneggiata fatture emesse e, ottenuto l’anticipo di liquidità, ne dirottava il pagamento, prima della scadenza verso conti correnti accesi su altri istituti di credito. Alla banca danneggiata venivano quindi presentate ricevute bancarie relative a fatture non esigibili. In sostanza, l’istituto di credito anticipava liquidità su fatture che erano state già saldate mediante compensazione.  La società trasmetteva inoltre ricevute bancarie allo sconto senza alcun titolo di credito a supporto o, riportanti estremi di documenti fiscali inesistenti. Quest'ultima condotta configura anche l’ipotesi di reato di mendacio bancario.

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