Il ricordo a 47 anni dall’uccisione

Le idee di Peppino Impastato sono ancora avanguardia

Nei giorni della commemorazione della strage, Marcella Stagno racconta il ruolo delle donne nella rivolta antimafia. Il casolare dove fu ucciso Peppino è stato restituito alla comunità mentre la casa è finita all'asta

«Oggi niente vale, manco la vita. La paura più grande è che una società disgregata faccia più male della mafia». Sulla spiaggia di Magaggiari, Marcella Stagno, compagna di lotta di Peppino Impastato, ragiona sullo stato di salute dell'antimafia, sul femminismo, sul sangue dei giovani. Vive a Terrasini, comune a pochi chilometri da Palermo, dove è tornata la mafia di un tempo, quella vera, silenziosa, affaristica e che non fa rumore. Qui tra Terrasini e Cinisi, ogni anno, arrivano da tutta Italia

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