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Le vite sospese dei migranti diventati “clandestini” col dl Cutro

  • Secondo avvocati e operatori legali, il Decreto Cutro rischia di compromettere anche le vite di coloro che avevano fatto richiesta di protezione speciale prima che la riforma entrasse in vigore.

  • Il problema è capire cosa significa aver già presentato la domanda di protezione: chi ha incontrato problemi di accesso all'ufficio rischia infatti di rimanere escluso dalla protezione speciale.

  • Le storie di migranti in attesa da anni di ricevere un permesso di soggiorno in Italia e che da tempo avevano fatto domanda di protezione speciale, mostrano la difficoltà quotidiana di chi vive senza documenti.

Adriana è arrivata in Italia dall’Albania alcuni anni fa, quando era incinta. I suoi figli sono cresciuti a Roma, dove ha seguito due corsi di italiano e lavorato come badante, ma ora che il suo permesso di soggiorno provvisorio è scaduto, sono rimasti tutti senza documenti. A gennaio, prima dell’entrata in vigore del Decreto Cutro, su consiglio dell’avvocato che la assiste, ha fatto richiesta di protezione speciale. Dopo mesi di attesa, messaggi via pec inviati e ore di coda per chiedere not

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