I leader europei chiedono un trattato pandemico per proteggere il mondo da altri virus. In un articolo congiunto pubblicato sui giornali  europei Boris Johnson, Emmanuel Macron, Angela Merkel e altri 24 leader mondiali (tra cui il direttore generale dell’Oms) avvertono che una futura pandemia globale è inevitabile e il Covid-19 è servito come «un promemoria crudo e doloroso che ci ricorda come nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro».

A riportare la notizia è il Guardian evidenziando la mancanza che il mondo abbia bisogno di un trattato globale per le pandemie. L’escalation delle tensioni internazionali sulle forniture di vaccini ha portato i paesi ad abbandonare l’isolazionismo e il nazionalismo per cooperare insieme.

I leader descrivono la pandemia come «la più grande sfida alla comunità globale dal 1940» e hanno detto che un accordo simile a quello siglato dopo il 1945 è necessario per costruire la cooperazione transfrontaliera in vista della prossima crisi sanitaria internazionale.

Nell’articolo i leader mondiali scrivono: «A quel tempo, dopo la devastazione di due guerre mondiali, i leader politici si riunirono per forgiare il sistema multilaterale. Gli obiettivi erano chiari: riunire i paesi, dissipare le tentazioni dell'isolazionismo e del nazionalismo, e affrontare le sfide che potevano essere raggiunte solo insieme in uno spirito di solidarietà e cooperazione, cioè la pace, la prosperità, la salute e la sicurezza». Un trattato sulle pandemie «dovrebbe portare a una maggiore responsabilità reciproca e condivisa, trasparenza e cooperazione all'interno del sistema internazionale e con le sue regole e norme». Proprio per questo la Comunità internazionale ha avviato il programma Covax dell’Oms che garantisce la distribuzione dei vaccini ai paesi con maggiori difficoltà economiche.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson ha già avanzato all’ultimo G7 una proposta per una migliore condivisione internazionale dei dati sanitari, in riferimento anche all’ostacolo cinese nel condividere informazioni riguardo al Covid-19 con la delegazione dell’Oms giunta a Wuhan per indagare sulle origini del virus.

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