- Le foto satellitari di Maxar Technologies ottenute da Domani mostrano il luogo dell’esplosione nel centro di detenzione di Gharyan. A pochi passi un deposito di munizioni.
- I migranti respinti in Libia erano arrivati nel centro qualche giorno prima. Respinti e ammassati in stanzoni fatiscenti.
- L'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari di Tripoli teme che potrebbero esserci centinaia di vittime. Domani ha raccolto anche la testimonianza di un sopravvissuto.
Abu Rashada. Regione dei monti Nafusa, 100 km a sud-ovest di Tripoli. Qui c’è uno dei centri di detenzione per migranti gestiti dal governo libico, lontano dalle coste, lontano dagli occhi dell’Europa. Talmente distante da non suscitare nessun clamore né per gli uomini armati presenti a guardia di chi fugge da guerre e fame né per una esplosione che potrebbe aver provocato molti morti. Esplosione di cui le autorità non ne hanno dato notizia, nascosta per giorni. Deflagrazione avvenuta nei press



