Dall’uno giugno si è tornati al ristorante e nei bar anche all’interno sia in zona gialla che in zona bianca. È consentita, senza restrizioni ma nel rispetto delle linee guida e dei protocolli di settore, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Il ministero della Salute, con una nota, ha specificato però che rimane il limite di quattro persone a tavola salvo conviventi così come previsto dal Dpcm del 2 marzo 2021. 

Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, con, ha spiegato che per come è scritta la norma «resta il fatto che fino a che non sarà emanato un nuovo decreto legge o un nuovo Dpcm, ai tavoli dei ristoranti è vietato stare in più di 4 persone non conviventi, anche nelle zone bianche. È bene, quindi, che il consumatore si regoli di conseguenza».

Tavolo tecnico

Il limite è finito al centro delle polemiche sia per il numero che per la mancata differenziazione tra zona bianca e zona gialla. Domani, dovrebbe tenersi un tavolo tecnico che affronterà la questione. Ieri le regioni e il centrodestra avevano ritenuto la misura troppo penalizzante e si tenterà di arrivare a un compromesso mantenendo il limite solo per i ristori al chiuso. Il limite, secondo l'interpretazione del ministero degli Affari regionali, è da considerarsi valido invece per le zone gialle. Nella stessa giornata è poi stata convocata la conferenza delle regioni, convocata dal presidente Massimiliano Fedriga.

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