Venerdì 6 giugno sarà una delle protagoniste del Golden Gala Pietro Mennea allo stadio Olimpico. Un ritorno speciale a un anno esatto dalla doppietta degli Europei con il presidente Mattarella in tribuna ad applaudirla. La svolta ai Giochi olimpici, lo studio per la laurea, le sue case. «Sono pragmatica, legata ai numeri, alla matematica e alla fisica. Il nero è nero, il bianco è bianco. Ho una vena creativa nell’architettura, un edificio deve procurare beneficio a chi lo vive»
Le tante case di Nadia Battocletti. Quella del cuore a Cavareno, 1100 abitanti in provincia di Trento, dove è cresciuta con papà Giuliano, ex mezzofondista e suo allenatore, e con mamma Jawhara Saddougui, ex ottocentista marocchina, un matrimonio finito però dieci anni fa. «Amo follemente il mio paese, ci conosciamo tutti, sono i miei tifosi più accaniti. È il mio angolo di Paradiso immerso tra i prati e i boschi della Val di Non». C’è la casa della maturità a Trento, dove si è trasferita perché



