i dubbi sulla finale

L’Inghilterra affronta la Repubblica Ceca ma teme il contropiede di Draghi

Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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  • Una mossa inattesa, da puro calcio all’italiana di una volta: la richiesta di spostare da Londra, magari a Roma, le finali degli Europei causa rialzo della pandemia. Catenaccio e contropiede contro long ball: ciò che è sparito dai campi da gioco per effetto della globalizzazione calcistica sopravvive in politica attraverso gli stili dei leader. Chi non si adegua fa la misera fine di Matteo Renzi.
  • L’eventualità, invero molto remota, che le finali vengano portate altrove (nel pieno del continente isolato) fa intravedere il rischio di un’altra Brexit, stavolta indesiderata per Johnson e i suoi sostenitori.
  • Mario Draghi e Angela Merkel: da tandem-immagine dell’eurocrazia contro cui ha combattuto a gemelli del gol che rischiano di infilzarlo con lucida mossa di parata e risposta. Un incubo che a Johnson ha tolto la parola.

Colpiti in contropiede. Alla vigilia di Inghilterra-Repubblica Ceca (stasera a Londra, ore 21), che mette in palio l'assegnazione del primo posto nel girone D degli Europei fra due squadre già qualificate, gli inglesi si scoprono sguarniti davanti a un attacco portato nel pomeriggio di ieri. E lo incassano con un brivido sperando che non sia decisivo, ma intanto temono che il colpo provochi più conseguenze dello 0-0 contro la Scozia. Perché trattasi di contropiede italico, portato da mister Mar

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