Polemica social Burioni-San Raffaele sui dati degli ospedali della Lombardia. Il virologo è sostenuto dalla solidarietà social. Negli scorsi giorni Roberto Burioni ha pubblicato un tweet di attacco contro chi sostiene che i pronto soccorso siano affollati non da persone realmente in gravi condizioni, ma soprattutto da persone preoccupate.

Un post che non a tutti è piaciuto, neanche all’ospedale San Raffaele presso cui insegna. «In merito al tweet postato questo pomeriggio dal professor Roberto Burioni, nel quale si fa riferimento ai pronto soccorso, il Gruppo San Donato e l'università Vita-Salute San Raffaele» hanno precisato con un comunicato l'azienda e l'ateneo, «si discostano dal pensiero del professore, in quanto le sue considerazioni sono del tutto infondate dal momento che non è a conoscenza della realtà clinica che si vive nei pronto soccorso e nei reparti Covid».

Per questo «pur riconoscendo l'autonomia di espressione lo invitano a considerazioni più rispettose della verità e del lavoro altrui».

Burioni ha risposto alla critica retwittando i post di solidarietà. Su twitter a due giorni di distanza è diventato trend #iostoconburioni.

Il medico è tornato insistere che la sua posizione è suffragata dai dati.

Nell’app della regione Lombardia dove sono segnalati i pronto soccorso e il livello di affollamento, per quanto riguarda il San Raffaele si legge che è sovraffollato, e che i casi rossi e gialli, ovvero quelli che necessitano di attenzione sono in tutto 40, di cui un terzo quelli più seri, 13. Una somma che supera i casi verdi, ovvero che non necessitano di cure immediate, in tutto 38.

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