Negli ultimi vent'anni la nostra repubblica ha concesso a circa un milione di brasiliani e argentini di diventare cittadini italiani. Intanto il nostro ius sanguinis stride sempre di più con l'assenza nel nostro ordinamento dello ius soli, per cui a milioni di nuovi italiani neghiamo la cittadinanza
- Tutto nasce dalla legge 91 del 1992, quella appunto che sancì i diritti dei discendenti della nostra emigrazione. Chi la approvò all'epoca cedette alle pressioni dell'unica parte politica che si occupava delle comunità all'estero (la destra post-fascista), o era intriso di buone intenzioni.
- Nella fabbrica di passaporti c'è chi vince e ne approfitta (pochi) e chi ci perde, cioè lo stato italiano.
- Tutti i tentativi di cambiare la legge 91 sono andati a sbattere contro l'indifferenza della politica e soprattutto l'agguerrita lobby dell'emigrazione.