A inizio 2021 il colosso di Zuckerberg ha inserito il filtro per i contenuti politici. Ora uno studio sui tavoli di Bruxelles spiega che in realtà ha favorito solo alcuni politici anti Ue
È passato un anno e mezzo da quando (era il 30 aprile del 2024) la Commissione europea ha avviato il procedimento formale nei confronti di Meta per sospetta violazione del Digital Services Act, la legge sui servizi digitali. Pubblicità ingannevole, disinformazione e visibilità dei contenuti politici i tre capitoli del dossier. Ed è in particolare sulla gestione dei contenuti politici su Facebook, Instagram e Threads, che la questione si sta trascinando. Ma andiamo per ordine. Risale a inizio 202



