Il presidente uscente dello sport italiano ha firmato orgogliosi e polemici saluti per un mandato agli sgoccioli, eppure la sua partita non è del tutto chiusa. Conta di indirizzare il voto verso una soluzione gradita, come fatto da Bach al Cio con Kirsten Coventry. La sfida dell’autonomia dalla politica, la partita con Sport e Salute, lo scetticismo intorno al nuovo nome di Diana Bianchedi. Sarà ancora Malagò contro Resto del mondo
Sarà ancora Malagò-Resto del Mondo? La domanda è paradossale, ma ieri pomeriggio, quando nel Salone d’Onore del Coni il presidente uscente ha firmato degli orgogliosi e polemici saluti per il suo mandato che è ormai agli sgoccioli si è avuta una sensazione: la partita del dirigente romano dentro queste stanze e questi palazzi non è del tutto chiusa. Anzi, per niente. Giovanni Malagò sarà il king maker di maggioranza (la sua, non quella governativa) delle elezioni che designeranno il suo successo



