È stata una vigilia di Natale impegnativa per il reparto dei Vigili del fuoco della capitale. Dopo diverse ore nella notta è stato spento l’incendio all’impianto di rifiuti di Malagrotta, nella periferia Ovest di Roma. Per contrastare le fiamme sono arrivati mezzi in supporto dalle regioni limitrofe tra cui Campania, Abruzzo, Umbria, Molise, Puglia e Toscana.

Il personale dei vigili del fuoco sta lavorando per il raffreddamento e lo smassamento dell'aree coinvolte per evitare che il rogo possa ripartire.

Le cause e le proteste

ANSA
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Non è ancora chiaro come sia divampato l’incendio. Al momento non è esclusa la pista dolosa. In attesa delle indagini il Comitato Valle Galeria Libera, che da anni protesta contro le criticità legate all’impianto ha pubblicato una nota per chiedere lo stop ad altri impianti. «L’incendio ci costringe nuovamente alle solite considerazioni. Diciamo stop ad altri impianti nella Valle Galeria e chiediamo controlli più stringenti sulla sicurezza degli impianti in essere e lo sviluppo di un piano di evacuazione in caso di incidente con effetto domino; ed ancora la necessità di impianti piccoli per evitare incidenti rilevanti. Purtroppo i progetti previsti sul nostro territorio continuano il loro iter senza sosta», si legge nella nota.

I rischi per la salute

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato un’ordinanza che dispone il divieto di attività sportive all'aperto, il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari di origine vegetale prodotti nell'area individuata, il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile.

La Società italiana di medicina ambientale (Sima) ha lanciato l’allarme sui possibili rischi alla salute degli abitanti nelle zone limitrofe. In attesa dei rilevamenti sulle diossine rilasciate dall’incendio, bisogna evitare di mangiare prodotti agricoli coltivati nelle zone adiacenti la discarica di Malagrotta e carni di animali allevati nelle stesse aree.

«Nel 90 per cento dei casi l’esposizione umana alla diossina avviene per via alimentare attraverso il ciclo alimentare completo: frutta e verdura, foraggio di animali, allevamenti di animali, erbivori, carnivori di cui l'uomo si ciba», ha detto il presidente di Sima Alessandro Miani.

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