Le squadre vincitrici delle ultime due edizioni si sfidano in anticipo sui tempi, nel turno che assegna un posto agli ottavi di finale. Il nuovo formato non fa prigionieri. Non si cura della storia, né del blasone. Non si capisce se è grandeur, snobismo o democrazia. La discussione sulle novità prodotte dalla variazione della formula: ha portato più competitività oppure ha accentuato il divario fra piccole e grandi?
Diciamolo, anche se ha tutta l’aria di essere un luogo comune: Manchester City-Real Madrid sembra una finale in anticipo sui tempi. Invece quello di stasera è soltanto un play-off di inizio febbraio e decreterà l’eliminazione di una delle due dalla coppa, accontentiamoci. Perché la nuova Champions League non fa prigionieri. E non si cura della storia, né del blasone. Non si capisce se è grandeur, snobismo o democrazia. Però a molti piace così, e il cliente (anche quello del fútbol) ha sempre rag



