INTERVISTA AL REGISTA

Marco Bechis: «A Santa Maria violenza di stato e impunità. Un film già visto»

(Il regista Marco Bechis fotografato da Stephanie Cornfield)
(Il regista Marco Bechis fotografato da Stephanie Cornfield)
  • Marco Bechis, regista, nel 1977 è stato un desaparecido. Ha elaborato il sequestro e le torture con film come Garage Olimpo e con un libro appena uscito. 
  •  «C’è qualcosa che unisce la mia storia, il G8 e i pestaggi in carcere a Santa Maria Capua Vetere», dice. È la violenza di stato, la burocratizzazione del male e «quella forma di violenza sociale che è l’impunità» e che si nutre del nostro disimpegno civile e politico.
  • Non bastano le immagini per raccontare quella violenza. Bechis, da regista, riflette sul fatto che non basta mostrare per trasmettere un’esperienza. Le parole sono importanti. 

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