- Marco Bechis, regista, nel 1977 è stato un desaparecido. Ha elaborato il sequestro e le torture con film come Garage Olimpo e con un libro appena uscito.
- «C’è qualcosa che unisce la mia storia, il G8 e i pestaggi in carcere a Santa Maria Capua Vetere», dice. È la violenza di stato, la burocratizzazione del male e «quella forma di violenza sociale che è l’impunità» e che si nutre del nostro disimpegno civile e politico.
- Non bastano le immagini per raccontare quella violenza. Bechis, da regista, riflette sul fatto che non basta mostrare per trasmettere un’esperienza. Le parole sono importanti.
Marco Bechis: «A Santa Maria violenza di stato e impunità. Un film già visto»
07 luglio 2021 • 11:45Aggiornato, 13 luglio 2021 • 12:58