L’enorme importazione di almeno 200 milioni di dispositivi contraffatti è avvenuta con un piano perfetto. Dovrebbero pagare solo gli importatori, scudati dal “Cura Italia”, e i produttori, che però si trovano in Cina
- Le mascherine contraffatte, almeno 130 milioni di pezzi, sono finite in tutta Italia, distribuite e utilizzate dal personale sanitario, ma anche dalle residenze per anziani. Altre 65 sono state sequestrate prima della distribuzione.
- Oltre al danno, economico e sanitario, c’è la beffa, perché per questa enorme ‘truffa’ potrebbe non pagare nessuno visto che la mega importazione è stata organizzata e gestita in modo scientifico sotto il comodo cappello dell’emergenza che deroga a ogni norma, a ogni controllo e salva tutti da conseguenze penali e civili.
- Una gigantesca partita di finti dispositivi di protezione al centro di due inchieste giudiziarie con titoli di reato differenti.