I medici vittime della truffa

Mascherine fallate di Arcuri negli ospedali di tutta Italia

La finanza indaga su almeno 130 milioni di mascherine sono state distribuite e usate in ospedali di tutto il paese provenienti da due consorzi cinesi. Gli stessi che hanno fornito i dispositivi tramite Benotti all’ex commissario

  • Non c’è luogo d’Italia risparmiato dalla truffa delle mascherine fuorilegge. Fuorilegge perché, è stato scoperto per ora dalle indagini, che non garantivano la protezione indicata. Mascherine pirata usate da medici, infermieri, sanitari in prima linea contro il Covid-19.
  • Sono state acquistate in gran parte dall’organismo che più di tutti avrebbe dovuto incarnare premessa di affidabilità, il commissariato per l’emergenza all’epoca guidato dal manager di Invitalia Domenico Arcuri.
  • Sono almeno 195 milioni le mascherine non a norma provenienti dalla Cina e appartenenti alla mega commessa affidata a due consorzi asiatici. Consorzi che, secondo alcuni elenchi ottenuti e pubblicati dalle regioni, distribuiscono un certo di tipo di modelli di mascherine FFP2 e FFP3. Stesse sigle di aziende e modelli di mascherine importate che ritornano anche in un’altra inchiesta sugli affari milionari in tempo di covid: l’indagine, cioè, che ha coinvolto il giornalista Mario Benotti, che ha mediato nella compravendita dei milioni di dispositivi destinati alla struttura di Arcuri

Per continuare a leggere questo articolo