Chi ha detto che le mascherine servono soltanto a proteggerci dal Covid-19? Nell’ultimo anno, ne sono state create tantissime, di diversi colori, in tessuto, chirurgiche, più protettive, meno protettive. Oggi a Roma, invece, le mascherine rosse indossate da circa  cinquanta uomini sono servite a dire basta alla violenza sulle donne in vista della giornata internazionale delle donne del prossimo 8 marzo. 

Il flash mod si è svolto in piazza San Silvestro ed è stato lanciato da Liberare Roma, il movimento di sinistra fondato da Amedeo Ciaccheri, presidente dell’ottavo municipio capitalino. Le mascherine, invece sono state prodotte dalla cooperativa Eva, in prima linea da anni nella lotta alla violenza maschile contro le donne.

La piazza si è riempita poco alla volta. Man mano che arrivavano, si sono messi tutti in fila, ben distanziati come impongono le normative anti Covid-19 del governo. C’era silenzio, ma i cartelli che tenevano in mano hanno parlato chiaro: «Se uccido non è amore», «Voglio presidi torritoriali contro la violenza di genere», «Alzo la guardia, non le mani» e altri. A rompere il silenzio la voce di Gianluca Peciola, ?, per leggere No. Del e del suo un problema essenzialmente maschile di Lorenzo Gasparrini, seguita da un’altra lettura, fatta dal portavoce di Liberare Roma, intitolata #Odio: Manuale di resistenza alla violenza delle parolé di Federico Faloppa, che ha concluso l’evento.

Hanno raggiunto la piazza anche il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, il leader di Azione e candidato a sindaco di Roma Carlo Calenda, il consigliere del Pd capitolino Giovanni Zannola. 

Altri eventi per dire basta

Qualche giorno fa anche a Biella è stato organizzato un evento simile da Ars Teatrando, ma al posto delle mascherine, di rosso c'erano le scarpe. Mentre venenrdì scorso, sempre a Roma, a urlare «Basta ai femminicidi» sono state le attiviste di Non una di meno, che sono scese in piazza, oltre che per denunciare, anche per annunciare lo sciopero transfemminista atteso per l’8 marzo. 

Donne che muoiono

Centinaia di donne vengono uccise dai loro compagni, mariti o ex ogni anno. In Italia, nel 2020 sono morte per l’odio maschile nei loro confronti 81 donne, mentre nel 2019 erano 85. 
Nei mesi del lockdown imposto dalla pandemia la situazione si è aggravata. Solo dal primo marzo al 16 aprile dello scorso anno, le richieste di aiuto sono state 5.031, registrando un aumento del 73 per cento rispetto all'anno precedente. Fino a giugno sono arrivate a essere 15.280, con un aumento del 120 per cento.

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