Le condizioni di salute del capo dello Stato non destano preoccupazione. I messaggi di buona guarigione delle parti politiche. La premier Meloni: «L’Italia lo attende con la dedizione di sempre»
Il presidente Sergio Mattarella torna al lavoro. Dopo il ricovero di lunedì 15 aprile al Santo Spirito di Roma per l’impianto di un pacemaker, restano confermati gli impegni della prossima settimana. Primo tra tutti l’incontro con gli esponenti delle associazioni combattentistiche e d’arma in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione.
Le condizioni di salute del capo dello Stato non destano dunque preoccupazione: l’intervento, programmato da tempo, è andato bene e il ricovero non durerà oltre le 48 ore.
Nel frattempo sono arrivati tantissimi messaggi di buona guarigione da tutte le parti politiche. La premier Giorgia Meloni sui social ha scritto: «Al presidente Mattarella i miei più sentiti auguri per un pronto e pieno ristabilimento. L’Italia lo attende presto, con la forza e la dedizione di sempre». Poi i ministri, Piantedosi, Giuli e Santanchè, il presidente del Senato Ignazio La Russa e i parlamentari, dalla Lega fino ad Alleanza Verdi Sinistra. L’augurio, proveniente anche dai governatori regionali, è quello di una «pronta ripresa».
IL RICOVERO
Quello presso il reparto di Cardiologia, guidato da Roberto Ricci, dell’ospedale capitolino è stato, come detto, un intervento programmato, considerato di routine e dove la ripresa è immediata, preceduta appunto da pochi giorni di ricovero per stabilizzare l’impianto.
Le patologie normalmente collegate a questo tipo di intervento, ha spiegato all’Ansa Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia, sono legate «a un rallentamento severo dei battiti cardiaci che non dovrebbero scendere sotto i 55 al minuto. Queste brachicardia possono realizzarsi per un invecchiano del sistema elettrico del cuore o legate ad altre patologie come la fibrillazione atriale».
L'intervento, più in particolare, prevede l'inserimento di un pacemaker che interviene quando c'è un rallentamento, sostituendosi all'impulso elettrico.
«Si tratta dell’intervento in cardiologia più frequente e nelle persone dopo i 70 anni e la ripresa - ha concluso Perrone Filardi - è immediata. Bastano solo pochi giorni di degenza perché il dispositivo si ancori bene ai tessuti cardiaci».
In Italia sui eseguono 50mila impianti di pacemaker l’anno e l’età media dei pazienti è di 81 anni.
Il presidente Mattarella, 84 anni, resterà pertanto ancora per poco al secondo piano dell’ospedale romano. Ieri, prima del ricovero, in base a quanto si è appreso, ha lavorato fino a tardi, cioè fino al momento di salire sull’auto con cui ha percorso il rettifilo che a piazza Venezia porta direttamente sulla sponda opposta del Tevere. Ultimo impegno della giornata l’incontro, alle 18,30, con il premier del Montenegro.
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