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Massoni e politici per Matteo Messina Denaro: ecco chi sono e i loro rapporti insospettabili

  • Una rete di protezione poco appariscente. Dimenticate le sentinelle lungo le vie, armate e pronte a fare fuoco. Chi ha assistito, aiutato e protetto gli affari che hanno garantito a Matteo Messina Denaro di trascorrere 30 anni di latitanza agiata sono insospettabili professionisti, politici, imprenditori. Borghesia mafiosa, in sintesi. Spesso affiliata alla massoneria. 
  • Medici, notai, avvocati, consiglieri comunali, deputati regionali e nazionali. Ognuno in modo diverso ha permesso alla famiglia Messina Denaro di diventare quello che è: una holding in grado di finanziare per tre decenni una fuga dispendiosa del suo padrino, pupillo di Totò Riina e come il re dei Corleonesi stragista negli anni della strategia della tensione a cavallo tra il 1992 e 1993. 
  • Ecco le loro storie, i loro nomi e le relazioni con il potere che conta in Sicilia. Tra questi anche un ex deputato regionale, capo massone, che incontrava l’attuale sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che si giustifica: «Solo incontri istituzionali». 

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