Il piano per insabbiare l’orrenda mattanza

Medici complici e referti falsi per nascondere le violenze

  • La ricostruzione creata ad arte dai responsabili del pestaggio nel carcere attribuisce alla reazione dei carcerati il ferimento di alcuni agenti penitenziari durante la perquisizione del 6 aprile 2020.
  • Due medici della azienda sanitaria locale hanno firmato referti falsi, tutti uguali fra loro, dopo visite sommarie, nei quali si specifica che i traumi sono legati al «contenimento» da parte degli agenti.
  • Per completare il piano di depistaggio, gli agenti hanno ottenuto referti per mostrare che erano stati aggrediti. In realtà, le lesioni erano localizzate sulle mani: si erano feriti picchiando i detenuti.

Per continuare a leggere questo articolo