- L’Unione europea sconfessa la linea italiana su Covid e Cina. «Ingiustificata»: così lo European Centre for Disease Prevention and Control, e cioè l’agenzia Ue che elabora dati e pareri scientifici, descrive la imposizione di restrizioni o di screening – l’obbligo di tamponi – a chi arriva dalla Cina.
- In Europa c’è chi corre da solo e chi va a rilento. In questo caso, va avanti l’Italia. L’Ue dal canto suo arranca: mentre è impegnata a progettare il «nuovo ordine della salute globale», Bruxelles sembra cadere sui fondamentali; ancora una volta, tra stati membri ci si attiva in ordine sparso. Dai governi arrivano spinte contraddittorie. Mentre Roma corre, Berlino frena.
- A Bruxelles, dopo la riunione del comitato per la Sicurezza sanitaria Ue, la linea italiana è rimasta solitaria. Le azioni vanno fatte «insieme». Quali? Per ora, continuare «a discuterne».
Meloni parte coi test a chi arriva dalla Cina. Ma l’Ue la sconfessa
29 dicembre 2022 • 13:28Aggiornato, 29 dicembre 2022 • 18:07