Tra realtà che si sfaldano e identità in frantumi, l’opera di Philip K. Dick conquista il canone letterario con i Meridiani Mondadori: una voce visionaria e instabile, capace di anticipare il nostro disagio nel mondo virtuale, tra fantascienza, misticismo, paranoia e un’ironia profondamente umana
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola.
È un’esperienza inquietante provare a scrivere questo pezzo su Philip K. Dick – in occasione dell’uscita delle Opere scelte nei Meridiani Mondadori – subito dopo aver chiesto a una intelligenza artificiale di farlo al posto mio, e dopo aver letto così sedicimila battute ordinate e coerenti, scritte con una lingua lineare, solo a tratti un po’ scialba o troppo enfatica, in cui però la Ia è riuscita a condensare adeguatamente, come richiesto, un articolo sul definitivo riconoscimento letterario di



