Nella notte sono arrivate a Lampedusa circa 220 persone in tre diverse imbarcazioni. Non ci sono vittime. Per loro adesso la quarantena sulle navi. L’Ong spagnola Open Arms chiede che vengano istituiti al più presto i corridoi umanitari
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Hanno visto arrivare i soccorsi della Guardia di Finanza e si sono spostati, così la barca che li stava trasportando si è ribaltata. Tutti i 31 migranti che erano a bordo sono stati recuperati.
Il barchino è arrivato nel cuore della notte a 4 miglia delle coste di Lampedusa. L’imbarcazione è stata intercettata da una motovedetta della Guardia di finanza, ma mentre le Fiamme gialle si stavano avvicinando alla barca per portarli in salvo, i migranti si sarebbero spostate verso la nave della Gdf, così la barca si è sbilanciata e si è ribaltata lasciando le persone in mare.
I finanzieri, che erano a pochissima distanza, sono riusciti portare tutti in salvo anche se l’operazione è stata complessa. A quanto pare, non ci sarebbero dispersi.
Nella stessa notte ci sono stati altri due sbarchi. Intorno alle 20 un barcone con a bordo 187 persone è stato intercettato dagli uomini della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. All’alba, intorno alle 5:30, un altro barchino con 12 persone a bordo è stato intercettato dalla vedetta della Guardia di finanza.
I migranti sarebbero già stati imbarcati su una nave quarantena.
Continuano così gli arrivi sulle coste della Sicilia, dopo le vittime degli scorsi i giorni i nuovi sbarchi non avrebbero comportato morti o dispersi. Attualmente non ci sono navi umanitarie disponibili per il soccorso.
La Ong Open Arms chiede con urgenza che vengano istituiti i corridoi umanitari.
Negli scorsi giorni Emergency e Sea-Watch hanno denunciato l’assenza dei governi europei e il rischio per le vite umane.
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