La nave Sea Watch 3 potrà finalmente approdare a Pozzallo, in provincia di Ragusa, l’Italia ha concesso l’approdo ai 440 migranti salvati dalla ong tedesca dopo averli lasciati in mare per sette giorni. Sea Watch aveva chiesto di attraccare la vigilia di Natale, da allora le richieste si erano ripetute rimanendo inascoltate.

La ong aveva operato sei diversi salvataggi. Sulla nave ci sono 116 donne di cui cinque incinte. Tantissimi bambini: 209. Si tratta di 35 minori accompagnati fra le 2 settimane e i 4 anni; 7 fra i 5 e i 12 anni e 167 senza genitori o accompagnatori: «Una bambina viaggia accompagnata dalla sorella tra i16 anni e i 17 anni», ha raccontato a Domani Tiziana Cauli, che si occupa della comunicazione per la Ong. Il più piccolo ha compiuto 3 settimane in mare.

La situazione era complessa. Negli scorsi giorni la guardia costiera italiana era già dovuta intervenire: «Uno stillicidio» aveva commentato la ong. Tra lunedì e martedì sono stati presi da una motovedetta e fatti evacuare i casi più delicati, prima una donna incinta e sua figlia di tre anni, poi condotte a Lampedusa. Il giorno dopo un’altra donna in gravidanza e sua sorella minorenne, un uomo con problemi medici e suo figlio. Loro sono stati portati ad Augusta.

Ieri erano terminate le provviste per i bambini e la prefettura di Catania ha mandato latte in polvere e pannolini a bordo. Il 31 dicembre finalmente la situazione si è sbloccata. Adesso i migranti potranno scendere a terra. Dopo una settimana.

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