La Corte di Cassazione ha condannato a sei e mezzo Severino Antinori, il ginecologo imputato per la presunta «rapina di ovuli» a una infermiera spagnola, avvenuta alla clinica Matris di Milano nell'aprile 2016. Si tratta di una riduzione rispetto alla pena infitta in appello che era di sette anni e dieci mesi. Il medico, ora in libertà (si trova nella sua abitazione romana)  è accusato di avere prelevato, nell'aprile di quattro anni fa, i gameti a una ragazza di 23anni, assistita dall'avvocato Roberta De Leo, che aveva denunciato di essere stata immobilizzata, sedata e poi costretta a subire l'intervento. Nel maggio dell'anno scorso, Antinori era stato invece prosciolto, in un altro filone processuale, dall'accusa di associazione per delinquere,  finalizzata alla commercializzazione di gameti. 

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