Secondo una prima ricostruzione, il fuoco si è sviluppato in una stanza al primo piano della struttura. La maggior parte delle vittime sono state causate dall’inalazione tossica del fumo che si è diffuso nella casa di riposo
Sei vittime e ottantuno feriti, di cui 14 in situazioni serie. È questo il bilancio dell’incendio scoppiato nella notte all’interno della casa di riposo dei Coniugi, in via dei Cinquecento a Milano.
Secondo una prima ricostruzione, il fuoco si è sviluppato in una stanza al primo piano della struttura. All’interno sono decedute carbonizzate due donne, rispettivamente di 69 e 87 anni. Le altre sei persone sono decedute per intossicazione dopo che il fumo si è diffuso in tutto il piano, arrivando anche al secondo.
La procuratrice aggiunta, Tiziana Siciliano, ha dichiarato dopo il sopralluogo alla casa di riposo che «con certezza l’origine dell’incendio si localizza in un letto, ma non è possibile dire adesso quale sia l’innesco vero e proprio». Il procuratore capo, Marcello Viola, ha aperto un fascicolo ma ha detto che «non ci sono elementi per pensare al dolo».
L’assessorato al Welfare del comune di Milano sta monitorando le condizioni di salute degli anziani intossicati – ricoverati in vari ospedali del capoluogo – per stabilire quanti potranno rientrare nell’unica ala ancora agibile della Casa dei coniugi dopo le dimissioni. L’assessore Laberto Bertolè ha assicurato che i restanti verranno portati in altre strutture convenzionate.
Il sindaco Sala
La casa di riposo è gestita da privati all’interno di una struttura del comune di Milano. «Viene da dire in questi casi che poteva andare peggio, ma sei morti sono un bilancio pesantissimo», ha detto il sindaco Beppe Sala. «Si sta lavorando per ricollocare anche velocemente le persone che molto spesso non sono autosufficienti», ha aggiunto il sindaco. «Ricordo che questa è una struttura del Comune ma data in gestione ai privati da tanti anni.
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