- Retata della Dda di Milano e Reggio Calabria che hanno provveduto al fermo di un centinaio di persone, molte della quali accusate di associazione di stampo mafioso e collusione con la famiglia calabrese dei Molè.
- Dall’inchiesta Cavalli di razza emerge una nuova prospettiva criminale della ndrangheta, che si fa sempre più imprenditrice e che mette in atto schemi tipici delle bancarotte e dell’evasione fiscale per distrarre denaro, riuscendo a fare affari anche con grosse società del comasco come Spumador.
- Nella rete degli investigatori anche ex sindaci e assessori del comune di Lomazzo, in provincia di Como, dove la criminalità organizzata sembra avere terreno fertile
Vecchia e nuova Ndrangheta si incrociano nell’ultima operazione dell’Antimafia nata da un coordinamento tra le direzioni distrettuali di Milano e Reggio Calabria che hanno portato a un centinaio di fermi tra la Lombardia, la Calabria e la Toscana. Cinquantaquattro le persone finite in carcere solo tra Como e Varese, e di queste 27 sono indagate per associazione di stampo mafioso, oltre che per estorsione, usura e reati di tipo economico. I fermi rientrano nell’inchiesta «Cavalli di razza»,



