Nel segno dei 49 milioni di euro

Milioni, appalti e fatture sospette: nuova pista nell’indagine sulla Lega

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Altre verifiche sui commercialisti del partito: quasi 800mila euro pagati a un’azienda che noleggia auto di proprietà di uno di loro. Un documento inedito dell’antiriciclaggio: «Appalti da società pubblica, nel cui collegio sindacale c’era uno dei contabili del partito, a una del giro dei contabili»

  • Un documento finora inedito rivela nuove opacità nella gestione delle finanze della Lega di Matteo Salvini. E conferma che l’inchiesta della procura di Milano sulla Lombardia film commission non è chiusa.
  • A preoccupare i vertici del partito di Salvini non è tanto che Barachetti incassasse; piuttosto il fatto che a ridosso dei bonifici ricevuti ne ordinava altri diretti ai commercialisti del partito. Come lui altri “fornitori”, prima o subito dopo, hanno versato a loro volta ai conti di imprese legate ai contabili del partito.
  • Tra i fornitori troviamo una piccola azienda di noleggio auto sempre in provincia di Bergamo: Nsa srl di proprietà della famiglia Di Rubba. In 4 anni, fino al 2020, dai due partiti di Salvini e dalle società partecipate riceve più di 800mila euro, una media di 200mila all’anno per auto noleggiate.

Un documento finora inedito rivela nuove opacità nella gestione delle finanze della Lega di Matteo Salvini. E conferma che l’inchiesta della procura di Milano sulla Lombardia film commission non è chiusa, nonostante i primi patteggiamenti e la richiesta di giudizio immediato depositata dai magistrati per i protagonisti centrali dell’indagine: i due commercialisti del partito Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba. Chiuso un capitolo, dunque, il libro è ancora da completare. In questa storia di bo

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