È morto Stefano D'Orazio, batterista e uno dei cantanti dei Pooh. Aveva 72 anni. Suonava anche il flauto traverso. È stato fra gli autori dei testi del gruppo: con loro ha suonato dal 1971 al 2009. Si era poi preso una pausa, fino alla réunion per i cinquant’anni, con i concerti d’addio nel 2015 e nel 2016. Nato e vissuto a Roma, aveva iniziato a suonare sin dai tempi del liceo, in gruppi di ispirazione beat. L’8 settembre del 1971 ha sostituito Valerio Negrini, il primo batterista dei Pooh, affiancando Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Riccardo Fogli: Red Canzian arriverà due anni più tardi.

Il resto è storia della musica italiana, costruita dietro le pelli di uno dei gruppi più amati. Capace di riempire gli stadi, fino all’ultimo concerto. Su twitter i componenti del gruppo hanno scritto lo stesso messaggio, ognuno nel proprio profilo: «Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti. Ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Ciao Stefano, nostro amico per sempre». Il messaggio è firmato da tutti i componenti del gruppo.

Dodi Battaglia ha condiviso qualche dettaglio in più: «Era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo parlato. Oggi pomeriggio (venerdì), dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando. Poi, stasera, la terribile notizia».

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