- La mappa di Napoli è divisa in due, da una parte c’è il centro storico, dall’altra il resto della città. Non è una cartina turistica, ma criminale che spazza via ogni narrazione semplicistica sulla malavita che comanda in città.
- La camorra che conta a Napoli ha due nomi e una storia antica: il clan Mazzarella e l’alleanza di Secondigliano, attorno girano gruppi satelliti che sono collegati al primo o al secondo clan.
- I Mazzarella comandano al centro storico, in strada ci sono i vertici come Michele Mazzarella e il sodale Salvatore Barile. «In questo momento in strada ci sono liberi i miei nemici, ma anche i miei ex amici. Sono un morto che cammina», dice l’ex killer Gennaro Panzuto.
La mappa di Napoli è divisa in due, da una parte c’è il centro storico, dall’altra il resto della città. Non è una cartina turistica ma criminale, che spazza via ogni narrazione semplicistica sulla malavita che comanda in città. Da tempo le analisi riferiscono di un potere malavitoso parcellizzato, di un pulviscolo criminale che domina i quartieri, sparge violenza con ferimenti, intimidazioni e spari alla cieca contro ogni cosa. La camorra sembrerebbe un potere sfilacciato, diviso in bande, sen



