- I boss amano Roma, fanno affari e si sposano. Smoking, Ferrari, rigorosamente rosse, e champagne. I malacarne di camorra e ‘ndrangheta che hanno occupato la capitale, riempiono di bomboniere e fiori le chiese e cantano nei ristoranti allestiti di tutto punto.
- L’utilità di ritrovarsi a bivaccare diventa l’occasione per confrontarsi sull’andamento degli affari e costruire il futuro criminale. E così anche ‘la mangiata’ occasionale sostanzia la cosca oltre ai ricoveri ospedalieri e, persino, ai funerali.
- Tra gli invitati affiliati, boss e sodali, ma anche imprenditori e un ex dipendente della presidenza del Consiglio dei ministri
C’erano cinquecento invitati a omaggiare la sposa e lo sposo. In una delle basiliche più antiche di Roma le nozze tra la figlia del boss della ‘ndrangheta e un rampollo di un altro clan. Ad attenderli una Rolls Royce bianca con le cromature dorate. Nella mafia calabrese i matrimoni servono soprattutto a suggellare nuove alleanze: due famiglie che si uniscono diventano una cosa sola, ampliano il giro di affari e delle conoscenze. I funerali, invece, diventano spesso l’occasione, anche nella capi



