- Ha suscitato parecchie proteste l’ultima edizione del rally di Montecarlo, tenutasi lo scorso gennaio. Il motivo: la scarsa propensione ambientale del mondo motoristico.
- Già da tempo però nel settore si è affermata una certa sensibilità ambientale: Federazione e autodromi si impegnano ogni anno a ridurre le emissioni.
- Un impegno che comincia a coinvolgere anche i team. L’Envision Virgin Racing in Formula E è la prima squadra ad aver sottoscritto la Convenzione Onu sui cambiamenti climatici.
«Nel mondo post-Covid non dovrebbero esistere». La prima tappa del campionato mondiale di rally, tenutasi a Montecarlo lo scorso 24 gennaio, ha scatenato proteste dei gruppi ambientalisti. «È inaccettabile che questo evento contribuisca ancora una volta all’aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico, alla promozione di comportamenti stradali irresponsabili, all’incitamento a pratiche inquinanti, alla spesa sconsiderata di denaro pubblico». I dati sembrano parlare per loro: le auto da ra



