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Nelle terre calabresi dove regna la ’ndrangheta a fare “giustizia” non è lo stato

  • Quella di Petilia Policastro è una storia che sembra uscita dalle pagine del Padrino di Mario Puzo o dall’inferno che era la Sicilia mezzo secolo fa. Quando i boss vengono ritenuti più affidabili delle forze di polizia.
  • Dagli atti di un’inchiesta della procura di Catanzaro emergono vicende paradossali. Il marito punito per avere redarguito la moglie, il commerciante che chiede un intervento contro i teppisti che gli hanno rotto l’insegna. Tutti si rivolgono al capo della tribù locale, Vincenzo Comberiati, e a suo figlio Nicola.
  • Così, ieri e oggi, si creano i miti. Non conosciamo Petilia Policastro, ma quell’atteggiamento manifestato dai “clienti” dei Comberiati, in certe zone della Calabria, sembra ancora essere molto di moda. Come d’altronde lo era e in parte lo è pure in Sicilia.

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