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Netflix e islam, così parlava la coppia di “amanti dell’Isis”

Foto Ap
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S.Y., arrestato a Birmingham il 19 dicembre del 2019 e condannato per reati di terrorismo nell’ottobre scorso da un tribunale inglese, è stato intercettata al telefono con la giovane moglie mentre discute i suoi dubbi esistenziali

  • Nell'ambito di un’inchiesta della Procura di Palermo e delle autorità antiterrorismo inglesi, la giovane coppia S.Y. (26 anni) e Marta (23, nome di fantasia) vengono ascoltati mentre parlano di martirio e disagio
  • La coppia è stata tenuta sotto osservazione per alcuni mesi, prima che si essere fermata perché S. si comportava come se volesse preparare un attentato. 
  • «Il mio sogno sarebbe che si muore insieme il prima possibile», dice S.. «Come?», chiede lei, che pare meno decisa a diventare martire. «Uccisi da miscredente che sa che siamo musulmani», replica lui.

«Come stai amore? Non dico, che ne so, a livello di salute, ma a livello di felicità?», «Mi manchi da morire, ma la fiducia in Allah mi tira un po’ su, te?», «Oggi sto male, la vita fa cacare». Inizia così il dialogo di una coppia di giovani radicalizzati, aspiranti martiri. Al telefono mescolano parole arabe e italiane con accento toscano, ventenni disadattati in cerca di un riparo sotto l’ombrello dell’islam. S.Y. è un ragazzo di origine marocchina cresciuto nella provincia di Arezzo, arresta

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