finiti i giochi di Tokyo

Cose che (forse) ricorderemo della nostra sbornia olimpica

 

  • I commentatori che non ti fanno capire un accidente di quel che accade, rivolgendosi direttamente col nome proprio all’atleta italiano, incoraggiandolo come se fossero in panchina ad allenarlo o meglio al bar del suo paese natale.
  • La buffonata della Russia che partecipa come Comitato olimpico russo per condanne di doping – l’inno è un pezzo di Tchaikovsky. La Gran Bretagna che decide quando e come le pare quando essere Gran Bretagna e quando essere Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, a seconda degli sport e degli eventi: esiste una nazionale di calcio olimpica della Gran Bretagna?
  • Le Olimpiadi dell’anno dispari, come saranno, chissà, si fanno, non si fanno, si fanno senza pubblico, la bolla, alla fine si fanno, e sembra tutto uguale, perché ci siamo abituati a tutto nel parauniverso dittatoriale del virus.


 

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