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Quei migranti in fuga dalle bombe, salvati dalle Ong e bloccati da Piantedosi

  • Youssouf e di Ahmed, nomi di fantasia per indicare due dei migranti che vorrebbero rifugiarsi in Europa e che dopo ore di attesa sulla nave si sono tuffati dalla Geo Barents, e sono ancora sul molo dopo essere stati salvati.
  • Da lì non vogliono muoversi. É la loro battaglia estrema per ottenere ciò che gli spetterebbe come diritto. 
  • Hanno attraversato la Libia e i lager. Hanno subito violenza e torture. Fuggono da milizie armate e bombe sulle città. Per il ministro non hanno diritto a una nuova vita. 

Nella logica selettiva imposta dal neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi persino chi viene da un paese in guerra non è idoneo a sbarcare in Italia. Tra 214 “non selezionati”, lasciati sulla nave umanitaria Geo Barents di Medici senza frontiere, non ci sono pericolosi terroristi dello stato islamico. Gli operatori hanno raccolto alcune storie di siriani in fuga dallo stato lacerato dalla guerra. Evidentemente per il Viminale guidato da Piantedosi, in perfetta continuità con il suo sponso

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