L’assessore Onorato assunto dai manager beneficiari dei prestiti sotto inchiesta. Le indagini di Bankitalia che portano a Stardust e l’appalto del comune di Roma
L’avevano descritta come una scuola di influencer, una fabbrica di contenuti digitali al servizio di campagne promozionali. Col tempo però la società romana Stardust si è trasformata in un crocevia d’affari, a cavallo di interessi pubblici e privati, forte di agganci politici di alto livello. Come rivelato da Domani, i tre fondatori di Stardust, Simone Giacomini, Antonino Maira e Ettore Dore, sono finiti nelle carte di Bankitalia che due mesi fa ha commissariato Banca Progetto, l’istituto di credito milanese su cui hanno acceso un faro anche le procure di Milano e di Roma.
Adesso però Domani è in grado di raccontare anche un altro pezzo di questa storia che chiama in causa Alessandro Onorato, l’assessore del comune di Roma, con deleghe che vanno dallo Spettacolo allo Sport.
Tutto parte dai finanziamenti “sospetti” di Banca Progetto. Finanziamenti che secondo Bankitalia presentano «diffuse e gravi anomalie» su cui indagano anche i magistrati capitolini, che avrebbero già aperto un fascicolo con tre iscritti nel registro degli indagati. Seguendo la pista dei soldi si arriva alla società Atlas consulting, società di Giacomini e soci e a suo tempo beneficiaria di prestiti di Banca Progetto.
Proprio ad Atlas è legata Stardust. Quest’ultima ora vede come azionista di maggioranza il gruppo Gedi controllato dalla holding Exor di John Elkann, che nel 2022 ha rilevato la quota di controllo della cosiddetta scuola degli influencer lasciandone la minoranza ai soci fondatori.
Crocevia dei sospetti
Cosa lega Onorato a Stardust? È noto, questo giornale ne ha scritto lunedì, che l’assessore della giunta Gualtieri, a suo tempo approdato in consiglio comunale nella lista di Alfio Marchini, già due anni fa ha aperto le porte del Campidoglio alla rampante società di comunicazione, all’epoca guidata da Giacomini.
Un rapporto di reciproca stima quello tra Onorato e i manager targati Stardust. A tal punto che nell’aprile del 2024 il politico romano è stato ingaggiato come direttore generale di Bazr, società fondata e a lungo controllata proprio da Giacomini. Un incarico, quello in Bazr, che lo stesso assessore pubblicizza nel suo profilo Linkedin.
Bazr viene descritta in rete come la prima app di live shopping europea, in sostanza una piattaforma di e-commerce. Dunque, Onorato divide in due il suo impegno: dirige Bazr dell’amico Giacomini, di cui ha anche celebrato il matrimonio nel 2023, e allo stesso tempo, in veste di assessore, si occupa di spettacolo e sport nella giunta Gualtieri, coltivando, si dice a Roma, anche progetti più ambiziosi, come quello di conquistare un seggio in Parlamento alle prossime elezioni.
Pertanto, ricapitoliamo. Nel 2023 Onorato ha sponsorizzato le iniziative dei manager di Stardust, cioè Giacomini e soci. Pochi mesi dopo lo stesso Onorato è salito sulla plancia di comando di un’azienda, la Bazr, di cui Giacomini è fondatore e dominus.
A questo punto va citato un fatto che emerge dalle carte societarie. Ad aprile del 2024, poco prima che Onorato prendesse servizio in Bazr, Giacomini è stato protagonista di un’operazione societaria, fin qui inedita, che riguarda Bottom up, la società a cui fa capo il controllo di Bazr. In pratica, Giacomini ha girato la sua partecipazione di controllo in Bottom up a una società costituita pochi giorni prima. La società in questione si chiama Vema e fa capo alla famiglia di sua moglie. In particolare, il 95 per cento di Vema risulta intestato a Marco Mazzarini, che ha da poco compiuto 21 anni, mentre un altro 5 per cento fa capo a Veronica Mazzarini, moglie di Giacomini.
Va sottolineato che in base ai documenti societari, nell’aprile del 2024 Giacomini ha girato le sue quote in Bazr «in conto di un futuro aumento di capitale» di Vema, come si legge nei documenti ufficiali. Un aumento di capitale che al momento in cui scriviamo non è ancora avvenuto.
La versione di Onorato
Interpellato da Domani su suoi rapporti con Stardust, Onorato spiega di aver conosciuto Giacomini e la sua società «come leader in Italia nel settore influencer marketing» e in merito all’iniziativa presentata in Campidoglio nell’estate del 2023 con protagonista la stessa Stardust, l’assessore la spiega come una «conferenza stampa come ne facciamo normalmente per promuovere iniziative cui vogliamo dare risalto nell’interesse della città di Roma».
Onorato dice anche di apprendere «solo ora» dell’appalto da 15mila euro affidato a Stardust da Zetema progetto cultura srl, società partecipata al cento per cento da Roma Capitale per la realizzazione della «campagna promozionale tramite creazione di storie e contenuti su Instagram e TikTok». Quanto a Bazr, Onorato spiega che dato il “doppio” ruolo «da un anno e due mesi» riceve «metà del compenso da assessore» e che «dallo scorso mese di gennaio ho espresso l’intenzione di lasciare l’incarico», raggiungendo «un accordo per interrompere il suo rapporto di lavoro a decorrere dalla fine di questo mese».
Insomma, divorzio in arrivo, sostiene Onorato, che prende le distanze dal mondo Stardust. Alla scuola degli influencer resta invece legata Serena Massimi, che da gennaio del 2023 ha l’incarico di “head of pr, communication and events” della società fondata da Giacomini e ora controllata da Gedi.
Un nome quello di Massimi, che ci riporta a Banca Progetto. La manager di Stardust, infatti, è la compagna di Paolo Fiorentino, per anni amministratore delegato di Banca Progetto. A febbraio, Fiorentino ha lasciato l’incarico poche settimane prima che Bankitalia sciogliesse gli organi sociali inviando un commissario a gestire l’istituto. Lo stesso istituto che secondo la Vigilanza ha elargito prestiti «anomali» a Giacomini e soci, i fondatori di Stardust, sponsorizzati da Onorato.
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