- Sul bancone di una carnezziera, come si chiamano le botteghe dei macellai della città, c’era la pesa e c’era la conta. Carne e coca, carne e hashish, carne e crack. Poi i pusher scivolavano fuori dal dedalo di viuzze intorno alle catacombe dei Cappuccini e si sparpagliavano, ubbidienti, in tutta la città.
- «Lo Sperone è una delle più imponenti piazze di spaccio del Sud Italia», ha dichiarato il comandante dei carabinieri del Gruppo di Palermo, il colonnello Angelo Pitocco
- La procura dei minorenni ha già fatto richiesta per allontanare sette bimbi dai genitori spacciatori, ma i casi sulla scrivania dei giudici sono più di una cinquantina
Sul bancone di una carnezziera, come si chiamano le botteghe dei macellai a Palermo, c’era la pesa e c’era la conta. Carne e coca, carne e hashish, carne e crack. Poi i pusher scivolavano fuori dal dedalo di viuzze intorno alle catacombe dei cappuccini e si sparpagliavano, ubbidienti, in tutta la città. Consegne senza sosta per 24 ore, tre turni, quello diurno, il serale, quello notturno. Così tanta droga non se vedeva in giro dalla metà degli anni ‘80. Di ogni tipo e per tutti i gusti, ordin



