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L’ultima parola del papa su Bose non è tenera verso Enzo Bianchi

Foto LaPresse
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  • Con una lettera, papa Francesco vuole mettere la parola fine al terremoto che sta spaccando in due la comunità di Bose, l’organizzazione di diritto diocesano fondata dal piemontese Enzo Bianchi in provincia di Biella negli anni Sessanta.
  • Nella lettera, il papa invita a proseguire nel carisma fondativo della comunità di Bose. «La dimensione ecumenica che vi caratterizza e il vostro anelito operoso per l’unità dei cristiani sono tesoro prezioso che la chiesa vuole custodire, vegliando sulla sua autenticità e fecondità», scrive senza menzionare mai Bianchi.
  • Al contrario, la missiva ribadisce la linea dell’attuale priore, Manicardi, in sinergia con il delegato pontificio.

«Non lasciatevi turbare da voci che mirano a gettare discordia tra voi: il bene dell’autentica comunione fraterna va custodito anche quando è alto il prezzo da pagare!». Con una lettera, papa Francesco vuole mettere la parola fine al terremoto che sta spaccando in due la comunità di Bose, l’organizzazione di diritto diocesano fondata dal piemontese Enzo Bianchi in provincia di Biella negli anni Sessanta. Al centro della contesa c’è proprio lui, l’ex priore, che nonostante le dimissioni date nel

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