lontano dal vaticano

Papa Francesco e l’Esquilino, nel quartiere i segni del suo magistero

Con la tomba di papa Francesco nella basilica di Santa Maria Maggiore, cambia la geografia sacra di Roma. Ma il quartiere più multietnico di Roma è l’espressione totale del suo magistero, fra indulgenza e intransigenza

«Il cimitero è triste, ci ricorda i nostri che se ne sono andati, ma in questa tristezza noi portiamo i fiori, come un segno di speranza». Era il 2 novembre 2016 e in un’omelia a braccio, papa Francesco ricordava così i defunti al cimitero di Prima Porta a Roma. Oggi, nell’anno che il pontefice ha incardinato nel segno delle speranza, le rose bianche dei piccoli sulla sua tomba e i fiori dei pellegrini infilati nelle grate che sigillano la basilica di Santa Maria Maggiore, sono la traduzione pla

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