Passamontagna calato sul volto, adesivi e simboli neonazisti e allenamenti di forza e combattimento in un bosco. È quello che si vede in un video pubblicato sui Instagram dalla neonata pagina di “Junge Aktion”, creata pochi giorni fa per lanciare un messaggio ai giovani altoatesini: «Impegnati. Il nostro paese ha bisogno di te». Si tratta dell’ennesimo movimento che punta a raggiungere i più giovani lanciando i propri messaggi tramite i social network più usati dai ragazzi per ispirarli verso questioni politiche che esulano dallo spettro democratico.

La pagina

«Siamo la punta di diamante della gioventù fedele al popolo in Alto Adige. Una gioventù che non abbandona il proprio paese». Si presenta così il gruppo su Instagram, una didascalia che accompagna un video in cui si vedono alcuni ragazzi a volto coperto che si allenano nei boschi dell’Alto Adige. I volti coperti da passamontagna con i colori della bandiera del Sudtirol. Flessioni, trazioni, sollevamento pesi e i guantoni da boxe pronti per allenarsi al combattimento in un campo sportivo a San Giorgio vicino a Brunico. Il video è accompagnato dalla canzone “Montagem – PR Funk” del produttore brasiliano S3BZS, il cui testo contiene contenuti espliciti su violenza e sessualità.

Ma se a un primo sguardo possono sembrare solamente dei giovani che si allenano, alcuni frame del video lasciano trapelare un’ideologia ben definita. La camera indugia per diversi secondi su un adesivo con slogan in tedesco e un Qr code che rimanda a una pagina in cui si chiede l’eliminazione della NS-Verbotsgesetz, la legge che vieta la propaganda nazista in Austria punendola con pene fino a tre anni di reclusione. In altre immagini uno dei giovani unisce pollice e indice sollevando le altre tre dita in quello che è universalmente riconosciuto come un simbolo dell’estrema destra suprematista. 

I post, pubblicati esclusivamente in tedesco, esaltano le tradizioni e i simboli altoatesini e parlano di appartenenza etnica. «Noi non abbandoneremo il nostro Pese – si legge in un post – Sei interessato anche tu? Allenati mentalmente, fisicamente e intellettualmente. Il nostro Paese ha bisogno».

Il legame con Anderland

Tra i primi a seguire la pagina, che conta un migliaio di follower su Instagram e poco meno di duecento su TikTok, l’account del consigliere provinciale Jürgen Wirth Anderlan. Ex comandante degli Schützen sudtirolesi, organizzazione paramilitare che si rifà ad antichi corpi di tiratori scelti del Tirolo, Anderlan aveva ottenuto il 5,3 per cento alle elezioni del 2023 grazie ad una campagna portata avanti prevalentemente sui social e incentrata su slogan no vax e anti migranti.

In un video postato sulla sua pagina, Anderland ha immediatamente preso le difese dei ragazzi finiti in questi giorni al centro del dibattito pubblico locale. «Mentre migliaia di migranti viaggiano incontrollati verso il nostro paese – ha detto – ce la prendiamo con quattro ragazzi che fanno sport. Questa è intimidazione: la persecuzione dei dissidenti, tanto usata in Germania, ha raggiunto anche l’Alto Adige».

Una posizione che non convince tanto che la Digos ha avviato accertamenti sul gruppo ed ipotizza la sussistenza del reato di apologia di fascismo per i quattro inquadrati. L’inchiesta è scattata immediatamente visto l’attenzione alta sul tema da parte della Procura dopo che, a febbraio, un ragazzo è stato arrestato mentre preparava un attentato. Dalle indagini era emerso il suo legame con gruppo di estrema destra, i cui membri stavano pianificando un’azione terroristica durante quella che loro definivano la “Settimana del terrore”. Sulla vicenda di “Junge Aktion” al momento il riserbo è massimo.

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