Michela Buscemi, 86 anni, è stata la prima donna a testimoniare nel maxi processo ai padrini siciliani. I boss le hanno ucciso due fratelli. La sua storia è diventata un libro: dall’infanzia all’impegno civile
«Non potrò mai dimenticare quel giorno in cui, per la prima volta e senza alcuna colpa, sentii su di me e sulla mia famiglia il peso di quella mafia di cui avevo sempre percepito il fetore nell’aria». Ad affermarlo è l’attivista antimafia Michela Buscemi, oggi 86enne, che, in seguito all’omicidio di due suoi fratelli per mano di Cosa Nostra, si costituì parte civile e testimoniò al maxiprocesso di Palermo, nel 1986. Oggi, accompagnata dalla penna del giornalista Riccardo Bocca, racchiude la sua


