Jannik e lo spagnolo saranno avversari per la prima volta in una finale Slam sulla terra rossa del Roland-Garros, dove l’anno scorso si sfidarono in semifinale. Facile prevedere che anche stavolta si risolverà in un prolungato sfinimento reciproco: a decidere potrebbe essere un quasi impercettibile anticipo nel colpire. I due sono simili ma restano distanti nella gestione delle ore che trascorrono lontano dal campo da tennis: una differenza che alla lunga può fare la fortuna di entrambi
Sarà anche un italiano riluttante, ma di certo le prova tutte per farsi amare dagli altri. Non si può dire che non ci sia riuscito. Concluso il match contro Djokovic, cerca la ragazzina a cui regalare polsini e asciugamano. Durante: prende in contropiede il serbo sul piede di guerra per una chiamata dubbia andandogli incontro e spiegando, come se fosse LUI il giudice di sedia, che i segni sono due e Nole sta indicando quello sbagliato. Più che un italiano riluttante forse bisognerebbe scomodare



