- Le comunicazioni acquisite dalla procura nell’indagine sulla «orribile mattanza» perpetrata dalle forze dell’ordine nell’istituto di pena campano il 6 aprile 2020 permettono di ricostruire la dinamica di pestaggi, torture e depistaggi.
- Il 7 aprile la notizia delle violenze continua a correre sulle chat. «Il merito è tutto di Pasquale (Colucci, ndr) mi è stato detto», scrive il provveditore Fullone a Gaetano Diglio, direttore del carcere di Poggioreale (non indagato), mentre «Manganelli [era] completamente in trance».
- Emerge la fabbricazione di prove: «Con discrezione e con qualcuno fidato fai delle foto a qualche spranga di ferro… In qualche cella in assenza di detenuti fotografa qualche pentolino su fornellino anche con acqua», scrive Anna Rita Costanzo, commissario capo responsabile del reparto Nilo.
La mattanza e il depistaggio: ecco le chat dei “registi” delle violenze in carcere
01 luglio 2021 • 14:45Aggiornato, 01 luglio 2021 • 16:06