Il pestaggio di stato a Santa Maria Capua Vetere

Sanguinanti e in ginocchio: le nuove immagini della mattanza di stato

Montaggio di Carmen Baffi
  • Un detenuto a terra: la schiena sanguinante, il corpo piegato dalle botte e gli agenti che lo schiantano di colpi. È un'altra scena della mattanza, consumata il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere 'Francesco Uccella'.
  • I carnefici sono gli agenti di polizia penitenziaria, le vittime i detenuti del reparto Nilo. Nessun recluso dell’alta sicurezza, nessuno legato al crimine organizzato viene coinvolto nel pestaggio, ma solo detenuti per reati comuni.
  • Gli agenti si alternano, ma c'è sempre uno con il casco, fa parte dei nuclei speciali, i gruppi operativi di supporto, istituiti e diretti dal provveditore regionale Antonio Fullone, e inviati a Santa Maria per «riprendere il carcere».

Prova l’abbonamento a Domani, gratis per un mese

Per continuare a leggere questo articolo