- Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha firmato il Pitesai, il piano per la transizione energetica, il 28 dicembre ma lo ha reso pubblico solo l’11 febbraio. L’esecutivo punta a raddoppiare la produzione di metano nazionale.
- Il piano ha “sbloccato” i permessi di ricerca. Dai dati Mite risultano 63 istanze di ricerca attive, di cui 34 sospese per volere delle aziende. Assorisorse, l’associazione di Confindustria che raccoglie le aziende che si occupano di estrazioni di petrolio e gas, presieduta da un dirigente Eni, ha ringraziato il governo.
- Non sono chiari i vantaggi di questa operazione né sul fronte delle bollette né su quello geopolitico su cui punta l’esecutivo. I comuni sono pronti a fare ricorso da Sicilia, Basilicata, Campania, Abruzzo, Emilia Romagna e Lombardia.
Il ministero per la Transizione ecologica ha varato il “Pitesai”, il piano per la transizione energetica sostenibile della aree idonee, un titolo dietro il quale si cela la mappa della aree dove da adesso sarà possibile riprendere la ricerca e l’estrazione di idrocarburi in nuovi siti. Il via libera definitivo arriva dopo l’ok delle Regioni lo scorso dicembre, che aveva posto come condizione che si rivolgesse solo al gas e non al petrolio. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingo



