Da Carlo Magno a topolino

Il ponte sullo Stretto di Messina c’è già ed è fatto di carta

© MARCO MERLINI / LAPRESSE
© MARCO MERLINI / LAPRESSE
  • Qualcuno si è tolto il capriccio di mettere su una bilancia i documenti custoditi in un baule. Progetti, relazioni sul rischio sismico, valutazioni di impatto ambientale. In fondo alla cassa anche le ricerche sulle planate e sulle picchiate del falco cuculo e della poiana codabianca. I documenti sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina pesavano 126 chilogrammi.
  • Siamo sicuri che prima o poi si farà, intanto però non ci siamo accorti che già c’è. Ed è fatto di carta. Unisce Torre Faro e Punta Pellaro con disegni, grafici, parole, schizzi, voglie e denaro, tanto denaro che va avanti e indietro da una riva all'altra. E pare che non sia finita qui.
  • È nostri desideri e nei nostri incubi, maestoso monumento che una volta realizzato non ci potrà più regalare il rito dell’arancina sul ferry boat.

Una trentina di anni fa qualcuno si è tolto il capriccio di mettere su una bilancia i documenti gelosamente custoditi in un baule. Progetti, relazioni sul rischio sismico, valutazioni di impatto ambientale. In fondo alla cassa c’erano anche meticolose ricerche sulle planate e sulle picchiate del falco cuculo e della poiana codabianca, un monitoraggio sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque, un altro “sulle eventuali relazioni” di quelle acque con i flussi migratori dei cetacei nello

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