L’istituto, ora commissariato, ha prestato 15 milioni a società di famiglia dell’ex furbetto del quartierino. Il ruolo del Mediocredito centrale, controllato dal Mef, e i finanziamenti destinati ad «affari immobiliari»
Protagonista dell’intensa, breve e irripetibile (si spera) stagione dei furbetti del quartierino, Stefano Ricucci da molti anni non gioca più nella serie A della finanza. Addio scalate in Borsa, dalla Bnl al Corriere della Sera. Svaniti nel nulla i sogni di gloria che esattamente un ventennio fa alzarono un gran polverone di miliardi e di parole. Costretto dagli eventi a giocare in difesa, Ricucci non si è però rassegnato a uscire di scena. Domani ha scoperto che le tracce dei suoi affari di fam



